Hampi 2008

Daniela Feroleto e Guido Jafelice
Foto © Daniela Feroleto e Guido Jafelice

Bouldering in HampiPhoto Gallery

Premesso che andare in India solo per scalare è un po’ limitante, per chi avesse il tempo contato e volesse soltanto tirare prese lontano da casa Hampi è un posto perfetto!
Certo bisogna adattarsi, fa caldo e si scala al mattino presto e sul tardo pomeriggio cullati da albe e tramonti indimenticabili!
Diversamente da come si immagina ad Hampi si scala da parecchi anni e gli abitanti del luogo si sono organizzati nel minimo dettaglio per rendere contenti i loro turisti.
Guido Jafelice
verso Baba cafè
Hampi
Foto © Daniela Feroleto
Davanti al Manju's Guest House
Hampi
Foto © Guido Jafelice
E’ consigliato alloggiare dall’ altra sponda del fiume (rispetto a quella in cui si approda) dove si trovano infinite guest house, tutte pulite e capaci di servirvi qualunque tipo di cibo, dai cornflakes and milk, croissant al cioccolato o nutella (ovviamente tutto artigianale) a ravioli, pizza, pasta alla 'bolognaise', spaghetti 'al basilicaio'..! Se avessimo avuto più tempo avremmo insegnato a questi fantastici indiani a fare la focaccia!
I blocchi sopra le coltivazioni di Hampi
Hampi
Foto © Daniela Feroleto
Su internet gli scalatori segnalano sempre il Goan Korner, posto carino frequentato quasi esclusivamente da scalatori, ma noi abbiamo preferito stare da Manju’ s Guest house, ha aperto da poco tempo perciò il trattamento è molto più familiare, la cucina ottima, ma soprattutto l’ atmosfera è bellissima. Si dorme in bungalow circondati da palme, banani risaie e tanti tanti bellissimi massi.
Daniela Feroleto
in riva al Gange
Hampi
Foto © Guido Jafelice
Bouldering serale ad Hampi
Hampi
Foto © Daniela Feroleto
Arrivando al dunque, non ci sono parole per descrivere Hampi, è un luogo contaminato da massi di ogni forma, e la cosa più stupefacente è che sono così tanti da perdersi all’ orizzonte, la vista non riesce a metterli a fuoco tutti, è un panorama unico, si potrebbe definire lunare!
La roccia è granito, e bisogna resistere molto al dolore alla pelle nei primi giorni, il genere in linea di massima è su tacche.
Capire la guida è molto difficile se non si incontra qualcuno che scala li già da un po’, e non è insolito poichè moltissimi climber da tutto il mondo vi si fermano per mesi. Ma di certo non è il posto adatto in cui cercare il grado, ad Hampi è ancora tutto da scoprire, probabilmente i blocchi presenti nella guida non equivalgono neanche al 5 % di tutti i massi in cui gli occhi si perdono! Eppure ci sono già tante linee..
A parer nostro Hampi è un posto che merita di esser visto da chi scala anche in compagnia di fidanzate "poco climber" perché oltre ai massi c’ è tanto da vedere e da imparare.


Daniela Feroleto
Guido Jafelice
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