Bouldering ed etica

Etica:

sostantivo femminile

Scienza del costume che, regolando le azioni dell'uomo in conformità con la legge morale è volta al conseguimento del bene.

Complesso delle convinzioni morali di un singolo o di un gruppo.

Nel mondo dell' arrampicata sportiva sembra che questa parola per molti non abbia alcun significato.
Si continua ad assistere alla nascita di falesie a misura di arrampicatore, per i big, per le folle, o, con un abile lavoro di pianificazione a tavolino, per entrambi.
La falesia ideale sta diventando sempre più simile al nostro pannello casalingo. Sulla roccia vogliamo sentirci a nostro agio e non siamo disposti a perdere tempo con problemi troppo tecnici o aleatori.
C'è anche chi non disdegnerebbe vedere qualche bella presa ergonomica, magari colorata, avvitata su quella roccia così capricciosa da non essere nata con gli appigli nel posto giusto.

Il boulder è un altra cosa, sempre alla ricerca dell'appiglio più piccolo, dell'equilibrio più precario, il boulderista è esente dal contagio di questo morbo... o forse no?

Testimoni del recente "massacro" di alcuni tra i più famosi passaggi di Bleau da parte di un folle e di altri episodi veramente spiacevoli, dettati non da pazzia ma da egoismo e calcolo, ci viene da pensare che purtroppo qualche contagio ci sia stato.

E' il momento che ci si opponga a tutto ciò e se nel mondo dell' arrampicata sportiva molti arrampicatori di punta sono favorevoli o indifferenti al fenomeno delle prese scavate, alcuni tra i più forti boulderisti e arrampicatori del momento prendono una netta posizione contraria.
Fatelo anche voi!


Mauro Calibani

Bertrand Lemaire

Andrea Gennari Daneri

Marco Savio

Rolando Larcher

Federico D'Isep

E siamo solo all'inizio...!